Presentiamo la traduzione del primo capitolo del libro di Guido Giacomo Preparata, “Conjuring Hitler: How Britain and America Made the Third Reich”, uscito in Gran Bretagna nel 2005 e, finora mai tradotto in italiano.
Questo libro offre, documentandola, una visione controcorrente delle forze che realmente progettarono, favorirono e resero possibile l’ascesa al potere di Hitler in Germania.
L’Autore analizza i retroscena della visione politica dell’Impero britannico prima e poi quelli della visione dei circoli dirigenti imperialisti USA, attraverso la lente della Geopolitica di Mackinder.
Diciamo innanzitutto che, pur riconoscendo alla luce degli sviluppi della situazione internazionale, la sostanziale bontà della chiave di lettura geopolitica, non riteniamo che la soluzione dei problemi causati dal capitalismo all’umanità risiedano in una pura e semplice sostituzione delle potenze imperialiste dominanti.
In ultimo poco importa che la battaglia per il controllo del pianeta la vincano le Potenze del Mare o le Potenze Terrigene, se il modello dominante è quello capitalistico, i problemi di ingiustizia della ripartizione della ricchezze, dello sfruttamento di una classe sull’altra e della folle irrazionalità dello sfruttamento delle risorse naturali, rimangono invariati.
Comunque ne è consigliata la lettura in quanto si possono capire i motivi strategici dietro alle apparentemente insensate benché criminali politiche degli anglosionisti: cambiano i musicisti, ma la musica, seppur con alcune varianti, è sempre la stessa. Il tema dominante, alla fine è uno solo: impedire l’abbraccio eurasiatico vale a dire l’integrazione fra la Germania e quindi l’Europa e la Russia.
L’integrazione dell’Europa con la Russia permetterebbe il controllo dell’heartland e inevitabilmente attrarrebbe nella sua orbita le grandi potenze asiatiche prima e poi l’Africa e per gli anglosionisti sarebbe ora di morire.
Un’ultima critica a un’opera altrimenti pregevole, riguarda il modo superficiale e pieno di pregiudizi con cui viene trattata la Rivoluzione d’Ottobre. L’Autore, e questo è un fatto singolare per un uomo di vasta cultura e di intelletto spregiudicato, nutrito da un anticomunismo viscerale e dalla fobia antirussa tipica degli intellettuali occidentali, ripete la solita solfa di bugie frammiste a mezze verità che ebbe origine in ambiente soprattutto nazista, sui legami tra Lenin, i tedeschi e alcuni circoli dell’alta finanza angloamericana.
Non comprende come costoro siano stati giocati in maniera geniale da Lenin, il quale non rifiutò certamente il loro aiuto per avviare la Rivoluzione Socialista ma subito glielo ritorse contro. Pensavano di manovrare i bolscevichi ma così non fu, furono loro a essere utilizzati.
Proprio da qui nacque l’odio inestinguibile verso la Russia socialista dei circoli capitalisti elitari dell’occidente, odio di cui, magari inconsciamente anche il nostro Autore è imbevuto.